Paola della “Sgura” di Chioggia e la Parmigiana di anguilla – Intervista su enordest.it

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Nel cuore cittadino di Chioggia,  nel piazzale a fianco della pescheria, sorge il ristorante “La Sgura”.  Al comando c’è la cuoca Paola Camuffo, 60 anni il prossimo 26 giugno ’24, che con il marito Luciano Carisi, 63, e le figlie Gloria, 34, e Francesca, 25, gestisce il locale conosciuto e valorizzato per le sue specialità chioggiotte. Paola la conoscono tutti: simpatica, istrionica, un carattere deciso, sempre disponibile e collaborativa,  ha un’esperienza invidiabile nel suo mestiere. La seguono con altrettanta passione la famiglia, tutta dedita alla conduzione del ristorante.

Paola e Luciano, quando avete iniziato?

Il nostro ristorante è nato 40 anni fa. Prima era un’osteria con assaggi e cicchetti, si chiamava Nuova Napoli. E’ stata rilevata dai fratelli Luciano e Lucio Carisi (quest’ultimo conosciuto come Toni), dopo qualche anno abbiamo trasformato l’osteria e pizzeria in ristorante. Volevamo un locale vicino alla pescheria perché la nostra intenzione era quella di specializzarci nella cucina chioggiotta che è basata soprattutto nei piatti di pesce.

Paola, ci racconta la sua storia?

Sono chioggiotta a tutti gli effetti, come pure mio marito Luciano. I nostri padri erano entrambi pescatori. Mio padre Giuseppe pescava in laguna, la sua attività principale verteva nella pesca delle anguille, fatta con il “farangelo”, per quello veniva soprannominato “Bisatelo”, nome che ci siamo portati avanti.  Il papà di Luciano che si chiamava Umberto  invece era un pescatore di mare, lui saliva sui pescherecci e andava al largo.  Le nostre mamme rimanevano in casa e accudivano ai figli e a sistemare le reti da pesca;  anch’io ho imparato da mia mamma Benvenuta  a fare le reti: era un lavoro svolto dalle donne e dai bambini che imparavano in giovane età.

E poi ha incontrato Luciano…

Ci conoscevamo da ragazzini. Quando lui aveva 26 anni e io 23 ci siamo sposati, era l’anno 1987.  Avevamo già “La Sgura” dal 1983.  I soci iniziali del ristorante erano mio marito Luciano e suo fratello Lucio che nel 2022 è uscito dalla società per aver raggiunto la sua età pensionabile ed è subentrata la nostra figlia più piccola: Francesca.

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